Legge di stabilità 2015 – tagli ai patronati

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Tagliando i dirittiIl disegno di legge di stabilità per il 2015 contiene una pesantissima riduzione del “Fondo Patronati”, che, se confermata, metterebbe fortemente a rischio la continuità dell’azione sociale svolta dai Patronati in tutti questi anni nel nostro Paese. Il taglio programmato dal governo obbligherà dunque i cittadini a pagare i servizi di cui hanno bisogno e allo stesso tempo i Patronati a rivedere drasticamente l’intera struttura e presenza territoriale, con conseguenze pesanti per gli stessi operatori: si stima che il numero di coloro che rischiano di perdere il lavoro si attesta attorno al 70% degli organici complessivi dei vari Patronati.

La Presidenza Nazionale del Ce.Pa. (Centro Patronati) ha pertanto definito un piano d’azione unitario (ACLI-INAS-INCA-ITAL) che necessita della mobilitazione in tutti i territori e ovviamente del Coordinamento Politico Regionale delle quattro sigle presenti nel Ce.Pa., con l’obbiettivo di monitorare e verificare le iniziative provinciali di mobilitazione

“Sono convinto che la nostra unità di intenti regionale sia elemento essenziale per rafforzare l’azione piemontese – ha dichiarato Massimo Tarasco Presidente Regionale ACLI Piemonte – con l’obiettivo di dare il nostro contributo affinchè si possa giungere ad una significativa modifica delle proposte contenute nella legge di stabilità”

 

Per convincere il Governo e il Parlamento a desistere da questo taglio i Patronati del Ce.Pa. hanno lanciato una campagna di mobilitazione e una raccolta firme.

La petizione si può sottoscrivere al seguente link e in tutti gli uffici del Patronato ACLI.

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