Bottalico i dati dell’Eurispes lasciano senza alibi la politica

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L’Eurispes ci fornisce preziosi elementi per valutare l’andamento del Paese e per scegliere le politiche più idonee a fronteggiare il progressivo impoverimento del popolo italiano”. È questo il commento di Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli ai dati contenuti nel 27,mo Rapporto Italia dell’Eurispes presentato oggi.

L’Eurispes – prosegue Bottalico – ha il merito di parlar chiaro: dopo aver delineato una società in cui i due terzi sono poveri o in via di impoverimento, oggi ci avverte che la sostanza delle politiche imposte all’Italia da Fmi, Bce e Commissione Europea consiste nel prelevare le residue ricchezze del Paese senza offrire una prospettiva di uscita dalla crisi. È come se, ci avverte l’Eurispes, lo Stato sopravviva nutrendosi dei propri cittadini e delle proprie imprese”.

A giudizio del presidente Acli “il Rapporto Eurispes fornisce parecchi elementi che dovrebbero consigliare alla classe dirigente del Paese di cambiare nettamente politica. Basta con i tagli al welfare, basta con le privatizzazioni, in particolare dei servizi pubblici locali. Affidiamo la gestione della tariffazione domestica locale (acqua, luce, gas) alle fondazioni del terzo settore, che lo facciano senza scopo di lucro e togliamola dalle mire dei fondi speculativi. Basta con l’austerità e con le politiche monetarie della Bce che favoriscono solo le banche e non l’economia reale. Il problema del Paese non è la competitività (le esportazioni vanno a gonfie vele), il problema è la domanda interna. Per riattivarla serve uno stimolo diretto a famiglie e imprese: meno creazione di denaro, ma più immissione di liquidità nelle disponibilità di imprese, famiglie e stato. Quest’ultimo, in tal modo potrebbe procedere ad una significativa riduzione della pressione fiscale, a cominciare dai ceti più deboli, ed a istituire un reddito di inclusione sociale per contrastare la povertà assoluta, presupposti indispensabili per far ripartire i consumi delle famiglie.”

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