Il nuovo modello 730, cosa cambierà?

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Modello 730Con l’entrata in vigore delle nuove norme di semplificazione (Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28/11/2014) prende il via il modello 730 precompilato, che viene introdotto in via sperimentale per i redditi prodotti nel 2014.

Da quest’anno circa 20 milioni di contribuenti italiani, dipendenti e pensionati non saranno più costretti ad affannarsi per cercare di mettere in ordine tutta la documentazione necessaria per la compilazione della dichiarazione dei redditi perché sarà la stessa Agenzia delle Entrate a raccogliere i dati, elaborarli, per poi trasmettere al contribuente il modello dichiarativo già compilato. Al cittadino rimarrà solo il compito di verificare esattezza e completezza dei dati.

La novità interesserà i lavoratori dipendenti, i pensionati e gran parte dei lavoratori di redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente. Si tratta non solo di tutti coloro che hanno presentato il modello 730 lo scorso anno (e che hanno ancora i requisiti per presentarlo), ma anche coloro che pur avendo presentato il modello Unico 2014, quest’anno possono rientrare tra i contribuenti con requisiti da 730.

Saranno coinvolti anche i contribuenti per i quali il sostituto d’imposta ha trasmesso la Certificazione Unica (il vecchio modello Cud) per i redditi conseguiti nel 2014 e quelli per i quali la dichiarazione precedente è stata liquidata. Non saranno interessati all’operazione tutti coloro che secondo la normativa, non possono presentare il modello 730, principalmente i titolari di partita Iva.

Il modello reddituale conterrà i redditi pagati da tutti i datori di lavoro, con le relative ritenute effettuate e gli altri redditi, come quelli da locazione. In più saranno presenti le principali voci di spesa che danno diritto alle detrazioni, come mutui e contributi previdenziali. Invece a partire dal 2016 la dichiarazione elaborata dal fisco comprenderà le altre spese sostenute come le spese sanitarie, spese d’istruzione, erogazioni liberali alle Onlus e altri oneri detraibili tra cui le spese per ristrutturazione.

L’Agenzia delle Entrate a partire dal 15 aprile di ciascun anno metterà a disposizione online la dichiarazione precompilata. Entro il 7 luglio successivo il contribuente potrà accettarla così come predisposta dal fisco o apportare eventuali integrazioni, qualora si voglia correggere errori o ritenga di aver diritto a detrazioni e deduzioni che non gli sono state riconosciute.

Almeno per quest’anno (dal 2016 i dati saranno più precisi grazie alle correzioni dei contribuenti) oltre il 70 per cento dei modelli 730 precompilati necessiteranno di un’integrazione, visto che mancano i dati sulle spese sanitarie, detratte fiscalmente dalla maggioranza dei contribuenti.

Il Direttore – Mariano Amico

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