«Gli orrendi episodi di furto e aggressioni sessuali nei confronti delle donne accaduti durante la notte di Capodanno a Colonia, eventi verificatisi in preoccupante simultaneità anche in alte città tedesche ed europee, hanno alimentato dibattiti se ciò che si è verificato rappresenti un episodio di teppismo o un orribile fatto di cronaca o ancora un problema di integrazione culturale. Mimetizzando o tentando di arginare il vero dramma: la violenza sulle donne, sì perché ancora una volta sono le donne a pagare, sono loro ad aver subito l’umiliazione».
Questo il commento di Agnese Ranghelli, responsabile del Coordinamento Donne Acli dopo i primi provvedimenti presi in Germania verso i responsabili delle molestie sessuali su vasta scala che hanno deturpato la notte di Capodanno nel cuore dell’Europa.
«La piaga sociale del tema della violenza sulle donne – afferma inoltre Ranghelli – rappresenta una questione che continua a essere all’ordine del giorno, oltre che purtroppo della cronaca, di istituzioni e società civile nelle più diverse aree del mondo. La violenza fisica è sicuramente la più manifesta in quanto lascia segni ben visibili e riconoscibili, ma sicuramente la ferita più profonda è quella dell’anima, non visibile ai nostri occhi».
Fonte: www.acli.it