Gennaio 2016 – l’ISTAT fotografa un Paese dove i Pensionati sono spesso i Pilastri dell’economia familiare. I nostri Pensionati, pur ricevendo pensioni da fame, sopperiscono alle mancanze statali, alle politiche di assistenza che non ci sono, soccorrendo un figlio disoccupato o integrando gli stipendi molto bassi dei famigliari. Sono proprio le famiglie che ricevono un assegno pensionistico e stare meglio rispetto a coloro che non possono godere della copertura di un nonno. Il rischio povertà in questo caso è infatti del 22,1%, contro il 16% dei nuclei famigliari dove c’è un pensionato. Super nonni, insomma, che tolgono tempo alla loro serena vecchiaia. Pur tuttavia, si legge nel rapporto ISTAT, il rischio di povertà è elevato tra «i pensionati che vivono soli (22,3%) o con i figli come genitori soli (17,2%); la situazione è più grave quando con il proprio reddito pensionistico il pensionato deve sostenere anche il peso di altri componenti adulti che non percepiscono redditi da lavoro: circa un terzo di tali famiglie (31,3%) è stimato essere a rischio di povertà».
L’assegno medio pensionistico netto risulta pari a circa 1.140 euro mensili mentre tenendo conto di tutti i trattamenti, la metà dei pensionati, percepisce meno di 1.045 euro mensili mentre le donne, il 52,9% dei pensionati ricevono mediamente una pensione di circa 6 mila euro annui inferiore a quella degli uomini. Le pensionate che ricevono integrazioni al minimo sono 2,9 milioni, l’81,4% del totale, un numero di oltre quattro volte superiore a quello degli uomini che sono state 673 mila. Nell’ultimo biennio, i nuovi pensionati sono stati meno numerosi dei due anni precedenti. Circa 102 mila in meno in un anno ma gli assegni dei neo pensionati sono mediamente inferiori. Sono diminuite le pensioni di invalidità, 74 mila in meno e quelle indennitari. Mentre sono aumentate le pensionati sociali, più18 mila circa e quelli d’invalidità civile, più 22 mila. In totale, tra il 2013 e il 2014, il numero di pensionati scende di 134 mila unità, da 16.393.369 del 2013 a 16.259.421 del 2014.
Assegno pensionistico doppio per i laureati – Il grado di istruzione fa la differenza «Se il pensionato possiede un titolo di studio pari alla laurea, il suo reddito lordo pensionistico (circa 2.490 euro mensili) è più che doppio di quello delle persone senza titolo di studio o con al più la licenza elementare (1.130 euro)».
Fonte: www.fap-acliveneto.it