A proposito Referendum 17 aprile 2016

Condividendo il senso e il merito della nota elaborata dall’Ufficio Piemontese della Pastorale Sociale e del Lavoro pensiamo sia utile diffonderla in vista dell’importante appuntamento del 17 Aprile. 

Massimo Tarasco Presidente Regionale delle ACLi PiemonteTorino, 21 marzo 2016

Domenica 17 aprile i cittadini italiani saranno chiamati a esprimersi per porre un termine fisso e non prorogabile alle trivellazioni nel mare prossimo alle coste per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi. Questo Referendum è stato promosso dalla maggior parte delle Regioni italiane toccate dal mare.

A un primo pensiero potremmo dire che non ci riguarda poiché in Piemonte non c’è il mare, tuttavia questa Commissione vuole porre all’attenzione dei nostri concittadini alcune questioni che riguardano anche i piemontesi. Le coste italiane con il loro paesaggio e il loro mare bellissimo sono un bene di tutta la nostra patria, sono patrimonio comune a tutti e come tale va tutelato a fronte di uno sfruttamento che può recare danni al paesaggio, al patrimonio biologico marino, alle popolazioni locali che vivono di pesca e di turismo e rischia di produrre un inquinamento difficile da sanare.

La nostra Commissione ha già espresso tutte le sue perplessità sul progetto di effettuare trivellazioni sul nostro territorio nelle province di Biella, Novara e Vercelli e quindi, anche in comunione col parere delle Commissioni della PSL delle Regioni coinvolte, reitera anche in questa circostanza le proprie inquietudini a fronte di un disegno che fa parte di un modo di procedere non condivisibile. Infatti se le popolazioni che vivono in un territorio, che lo hanno fin qui abitato e coltivato esprimono a tutti i livelli un netto diniego a questi progetti, non si vede l’opportunità e la giustezza di decisioni che saranno assunte dall’alto in nome di interessi superiori tutti da verificare e valutare.

Questo referendum può risultare, se partecipato quel tanto da ottenere il quorum, un forte segnale politico affinché le scelte economiche ed energetiche nel nostro paese cambino radicalmente, aprendo, davvero, l’era delle energie rinnovabili e con esse gli stili di vita, i modelli produttivi e di consumo diventino tutti più improntati al risparmio e all’efficienza energetica e alla sobrietà, nel rispetto degli obiettivi di Cop 21 e nello spirito della Laudato Sì’ di Papa Francesco che desideriamo mettere in pratica.

L’invito è dunque quello di dare corpo e sostanza alla proposta delle Regioni andando a votare perché l’ambiente ci interessa, il mare ci interessa e interessa non solo a noi ma al nostro futuro e a quello dei nostri figli. Democrazia è partecipazione.

SE AMATE IL MARE DOMENICA 17 APRILE NON ANDATE AL MARE ANDATE A VOTARE

Ufficio Piemontese della Pastorale Sociale e del Lavoro

Fonte: www.aclipiemonte.it