Canone TV prorogata al 16 maggio la disdetta
Canone sì, canone no, il dilemma è servito. Nel frattempo, la scadenza del 16 maggio (prima fissata al 30 aprile) entro la quale i contribuenti dovranno provvedere all’invio della disdetta autocertificata per essere esentati dal versamento del tributo più odiato d’Italia si avvicina a tutto vapore. La questione interessa in particolar modo quelle famiglie che posseggono più case, quindi intestatarie di più utenze elettriche e, con ogni probabilità, di più apparecchi televisivi, visto che in ogni caso il Canone è dovuto esclusivamente in relazione a un solo immobile, quello, appunto, dove il nucleo ha stabilito la propria residenza anagrafica. Fra parentesi, proprio in merito alla definizione di “apparecchio televisivo”, il Ministero dello Sviluppo Economico, dopo l’appunto che gli era stato fatto dal Consiglio di Stato per non averla esplicitata nella stesura del decreto attuativo sul versamento del Canone, ha specificato in una nota ufficiale del 20 aprile che “per apparecchio televisivo si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente (in quanto costruito con tutti i componenti tecnici necessari) o tramite decoder o sintonizzatore esterno”. Detto questo, “per sintonizzatore si intende un dispositivo, interno o esterno, idoneo ad operare nelle bande di frequenze destinate al servizio televisivo secondo almeno uno degli standard previsti nel sistema italiano per poter ricevere il relativo segnale TV”. In conclusione, chiarisce la nota, “non costituiscono apparecchi televisivi computer, smartphone, tablet, ed ogni altro dispositivo se privi del sintonizzatore per il segnale digitale terrestre o satellitare”.
Fonte: www.mycaf.it