Cosa è la pensione di vecchiaia anticipata?
Il momento dell’andare in pensione è visto come la meta che finalmente si raggiunge dopo molti anni di lavoro, potremmo rappresentare tutto ciò come una lunga strada; anche nella realtà, così come nel percorso alla pensione, spesso le strade si incrociano, diramano, sono diventate tortuose con molte curve insomma durante il percorso è opportuno verificare e conoscere tutte le opzioni possibili per raggiungere la meta. In questo testo cercheremo di spiegare che cosa è la pensione di vecchiaia anticipata, ovvero la possibilità di ottenere la pensione di vecchiaia prima d’aver raggiunto l’età pensionabile ordinaria, non si parla di qualche mese bensì di alcuni anni.
La pensione di vecchiaia anticipata è una pensione definitiva, calcolata sulla base della posizione contributiva del richiedente, riconosciuto invalido in misura non inferiore all’80%, purché abbia raggiunto l’età pensionabile in vigore nel 1992 e possa far valere il requisito contributivo minimo richiesto per la pensione di vecchiaia.
Solo le persone iscritte all’assicurazione generale obbligatoria (settore privato) possono accedere alla pensione di vecchiaia anticipata, sono quindi esclusi i lavoratori del pubblico impiego e anche coloro i quali hanno solo contribuzione da autonomo (artigiano, commerciante, CDCM).
I requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia anticipata sono:
- Donna: età minima 2016/2018 pari a 55 anni+7 mesi e contribuzione minima pari a 1040 settimane (780 settimane se deroghe dlgs 503/92);
- Uomo: età minima 2016/2018 pari a 60 anni+7 mesi e contribuzione minima pari a 1040 settimane (780 settimane se deroghe dlgs 503/92).
Alla pensione di vecchiaia anticipata l’Inps applica il meccanismo della “finestra mobile” pertanto dalla maturazione dell’ultimo dei requisiti richiesti (età o contribuzione o grado di invalidità all’80%) dovranno trascorrere 12 mesi prima di vedersi liquidare la pensione. Il riconoscimento della prestazione è subordinato al superamento di un accertamento sanitario da parte dell’Inps.
Cosa succede in caso di contribuzione mista dipendente e autonomo? Se la contribuzione da dipendente raggiunge il requisito minimo può accedere alla pensione di vecchiaia anticipata sulla base di questa escludendo inizialmente la contribuzione da autonomo. Questa contribuzione sarà oggetto di supplemento al compimento dell’età pensionabile ordinaria. Se la contribuzione da dipendente da sola non è sufficiente (o se si preferisce), si può verificare se ci sono i requisiti per ricongiungere i contributi da autonomo a quelli da dipendente e laddove i requisiti ci siano si può valutare l’opportunità di procedere in tal senso, la ricongiunzione è un’operazione onerosa quindi va valutata molto attentamente.
La domanda di pensione di vecchiaia anticipata va presentata in via telematica all’Inps, è molto importante verificare prima la situazione contributiva per poi procedere all’invio della domanda con tutta la documentazione necessaria.
Il Direttore – Mariano Amico