Le erogazioni liberali sono deducibili o detraibili?

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Per il Fisco le “erogazioni liberali” sono i versamenti effettuati a favore di organizzazioni non-profit e di istituzioni religiose, commerciali o non commerciali. Alcuni di questi versamenti sono detraibili e altri sono deducibili dalle imposte sul reddito, cerchiamo di capire quali sono.

Le erogazioni liberarli deducibili dal reddito imponibile sono:

  • nel limite del 10 per cento del reddito e comunque fino a 70 mila euro, quelle effettuate a favore di ONLUS, associazioni di promozione sociale, fondazioni e associazioni per la tutela dei beni storico-artistici e paesaggistici e per la ricerca scientifica, per le Organizzazioni non governative (Ong) operanti nei Paesi in via di sviluppo è ammessa una deduzione aggiuntiva fino al 2 per cento del reddito o, a scelta, una detrazione d’imposta del 19 per cento (deducibili se effettuate con versamento postale o bancario, carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari),
  • quelle effettuate a favore delle istituzioni religiose fino a 1.032,91 euro,
  • quelle a favore di università, fondazioni universitarie, enti di ricerca pubblici, enti parco.

Le erogazioni liberali detraibili nella misura del 26 per cento dall’imposta dovuta sono quelle a favore di: organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), delle iniziative umanitarie, religiose o laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed enti individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, nei Paesi non appartenenti all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), per importi non superiori a 30.000,00 euro. Inoltre a partiti e movimenti politici per importi tra i 30,00 3 i 30.000,00 euro.

Sono detraibili al 19 per cento le erogazioni liberali in favore di:

  • associazioni sportive dilettantistiche fino a 1.500,00 euro,
  • società di mutuo soccorso, per i contributi versati dai soci, fino a 1.291,14 euro,
  • associazione di promozione sociale fino a 2.065,83 euro,
  • attività culturali e artistiche,
  • enti o istituzioni pubbliche, fondazioni e associazioni nel settore dello spettacolo fino al 2 per cento del reddito dichiarato,
  • popolazioni colpite da calamità pubbliche o da altri eventi straordinari (tipo terremoti), anche se avvenuti in altri Stato, fino a 2.068,83 euro,
  • istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari, a condizione che tali erogazioni vengano effettuate tramite versamento postale o bancario o con carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari,
  • Società di cultura La Biennale di Venezia per un importo fino al 30 per cento del reddito complessivo,
  • Fondo per l’ammortamento titoli di Stato a condizione che tali erogazioni vengano effettuate tramite versamento postale o bancario,
  • fondazioni operanti nel settore musicale per un importo fino al 2 per cento del reddito complessivo (30 per cento in alcuni casi specifici),
  • spese relative ai beni soggetti a regime vincolistico, detrazione cumulabile con quella del 50 per cento per le spese di ristrutturazione, ma in questo caso ridotta del 50 per cento.

Per dedurre o detrarre le erogazioni liberali è necessario presentare le fatture, ricevute o quietanze con indicazione del codice fiscale o partita IVA rilasciate da ha ricevuto il versamento. Le quote di iscrizione annuale come soci o la quota per ricevere il notiziario dell’associazione non sono deducibili e detraibili. I cittadini non dovranno allegare tale documentazione alla dichiarazione dei redditi ma dovranno conservarla in originale per tutto il periodo durante il quale l’Agenzia delle Entrate ha la possibilità di richiederla.

Il Direttore – Mariano Amico

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