Anche questo 1° Maggio le ACLI Piemonte, insieme alle ACLI Nazionali, saranno in piazza non solo per celebrare una ricorrenza, ma per riportare all’attenzione di tutti il LAVORO come diritto e come senso del nostro stare insieme. Le ACLI Piemonte invitano tutti gli iscritti e tutti i cittadini a partecipare alle tante manifestazioni che in tutta la nostra Regione sono state organizzate. La fedeltà al Lavoro è un modo concreteo di essere fedeli all’umanità e alla nostra identità più profonda. Buon Primo Maggio!
Massimo Tarasco – Presidente Regionale ACLI Piemonte
Comunicato stampa Acli – il Presidente Rossini: “Il lavoro cessi di essere usato come strumento di ricatto. È un diritto e come tale va retribuito”. Le ACLI Nazionali in piazza a Bologna per il 1° maggio.
“La festa del primo maggio è l’occasione per ribadire da che parte stare. Le Acli ribadiscono la propria vocazione a stare dalla parte dei lavoratori”. Lo afferma Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, che aggiunge: “ Questa scelta significa perseguire la giustizia sociale, il diritto di cittadinanza e avere a cuore le sorti del nostro Paese”.
Per ribadire questo impegno, il primo maggio il presidente delle Acli sarà in piazza Maggiore a Bologna. “Dalla memoria al futuro delle donne. Tra lavoro, diritti e legalità” è il titolo della giornata, che vivrà un momento particolarmente toccante con il ricordo del 70esimo anniversario della strage di Portella della Ginestra. “Il ricordo del dramma siciliano – aggiunge il presidente delle Acli – porta con sé una serie di significati, dallo storico al politico, dal sindacale all’esistenziale. Quello che vogliamo sottolineare in questo momento è che il lavoratore deve riconquistare dignità. Spesso, in ambiti professionali, la riconoscibilità del lavoro è commisurata con la retribuzione. Pertanto, chiediamo a gran voce che il lavoro venga sempre retribuito e non diventi uno strumento di ricatto. Perché una verità va detta: in questo momento, il lavoro non manca. Mancano i soldi per retribuirlo”.
Al lavoro, le Acli dedicheranno l’annuale Incontro nazionale di studi previsto per settembre a Napoli: “La rivoluzione digitale sta incrementando la cultura dello scarto – afferma Santino Scirè, responsabile nazionale del Lavoro per le Acli – riproducendo un inedito squilibrio tra chi detiene il potere economico e i lavoratori. Una situazione – aggiunge Scirè – che esclude chi non riesce ad adattarsi ai nuovi tempi della produzione. Dietro l’effige della flessibilità e dello smart-working – denuncia ancora Scirè – spesso si nasconde la nuova frontiera della precarietà e dello sfruttamento del lavoro: il caporalato digitale. È necessario un intervento a livello legislativo e regolativo che sappia interpretare e tradurre le istanze che emergono da un mercato del lavoro in rapida trasformazione”.
“Valore lavoro” è il titolo del 50esimo Incontro nazionale di studi. Dal 14 al 16 settembre, nella cornice della Stazione Marittima, studiosi, politici e semplici cittadini discuteranno e si confronteranno sui cambiamenti del mondo del lavoro.
Fonte: www.aclipiemonte.it