Venerdì 19 maggio 2017 il Patronato ACLI organizza la Giornata di informazione sull’Anticipo Pensionistico (l’Ape Day), una giornata sulle misure di flessibilità per andare in pensione prima: le soluzioni pensionistiche previste dalla legge sono molteplici e in molti casi offrono varie possibilità di scelta. Recatevi al Patronato ACLI per sottoporre ai nostri operatori la vostra situazione e cercare la soluzione, opportunità migliore per voi.
Siamo prossimi all’attivazione delle nuove misure di “flessibilità pensionistica” introdotte dall’ultima Legge di Bilancio: APe Sociale, APe Volontario e le pensioni quota 41 per i lavoratori “precoci”. Opportunità queste che si affiancano ai già esistenti e operativi benefici per lavori usuranti, opzione donna e cumulo gratuito. Sono tutte possibili soluzioni per andare in pensione prima rispetto alla Riforma Monti-Fornero del 2012. Misure che attendevamo da tanto e che si fanno un po’ aspettare.
I Decreti attuativi sono in uscita, ma a che punto siamo? L’unico decreto attuativo in via di uscita sembra essere quello relativo all’APe Sociale. Tempi decisamente più lunghi sono previsti per l’APe Volontario, il cui decreto deve ancora passare l’esame del Consiglio di Stato. Nessuna notizia trapela sul provvedimento che dovrà rendere operativa la cosiddetta “quota 41” per i lavoratori “precoci”. Le procedure di certificazione del diritto potrebbero rivelarsi lunghe e laboriose. Forse si è sottovalutata la complessità della nuova disciplina e tutti gli adempimenti operativi che questa comporta. Detto ciò, noi chiediamo tempestività operativa.
Il Ministro Poletti ha dichiarato che “a prescindere dalla data di presentazione della domanda per l’APe social, l’erogazione della prestazione sia retrodatata al 1 maggio”. Basta questo per tranquillizzare i cittadini interessati? Le parole del Ministro sono chiare, risultano rispondenti a una delle osservazioni del Consiglio di Stato. In altri termini, non si possono far pagare ai cittadini ritardi imputabili in via esclusiva alla pubblica amministrazione. La legge introduce il beneficio dell’APe Sociale a partire dal 1° maggio 2017, e chi a tale data ne ha maturato le condizioni deve poterne fruire immediatamente, a prescindere dal momento in cui sarà messo in grado di fare la domanda. Riteniamo giusta la revisione del decreto che invece collegava la decorrenza della prestazione alla data della domanda, dunque senza modifica si sarebbero persi gli arretrati.
Facciamo chiarezza sull’APe Sociale, quali sono i requisiti per fare la domanda e quali sono le prime scadenze? L’APe sociale è un’indennità a carico dello Stato, riservata ad alcune categorie di lavoratori che si trovino in particolari condizioni, e che siano in possesso di determinate anzianità contributive. Con l’APe Sociale non c’è alcun prestito né decurtazione sulla futura pensione e banche e assicurazioni non sono coinvolte. Per ottenere l’APe sociale il lavoratore deve avere almeno 63 anni di età, essere in possesso di 30 o 36 anni di contribuzione a seconda della categoria di appartenenza e rientrare in una delle seguenti situazioni:
- disoccupato senza indennità di disoccupazione da almeno tre mesi;
- lavoratore che, da almeno sei mesi, assista il coniuge o un parente di primo grado convivente conhandicap in situazione di gravità;
- lavoratore con una invalidità civile pari o superiore al 74%;
- lavoratore dipendente che negli ultimi sei anni sia stato impegnato in via continuativa in lavorazioni particolarmente “difficoltose e rischiose”.
La domanda dovrà essere presentata all’Inps entro il 30 giugno 2017. Non è escluso che, per sanare il ritardo di uscita del decreto, il termine slitti al 15 o al 31 luglio 2017. Questa è una modifica doverosa e dovuta.
Il Decreto sull’APe volontario sembra incontri maggiori problemi. Perché? In molti pensano possa essere un favore alle banche o, invece, può essere un’opportunità da valutare con attenzione? Avremmo preferito soluzioni di flessibilità pensionistica diverse. Vere e proprie norme di anticipo del pensionamento, e non prestiti bancari o inviti a spendere anticipatamente e impropriamente il proprio capitale di previdenza complementare. Comunque i tassi appaiono vantaggiosi e in situazioni di difficoltà accedere ad APe Volontario potrebbe costituire un’alternativa ad uno stato di assenza di risorse. Una soluzione ponte per accompagnare economicamente il cittadino fino alla pensione di vecchiaia, anche se poi quest’ultima sarà gravata da una trattenuta per la restituzione del prestito ottenuto. Inoltre, con una misura parziale, abbinata ad una riduzione dell’orario di lavoro, l’APe Volontario potrebbe costituire una forma graduale di accompagnamento del lavoratore verso il pensionamento.
Infine, l’APe aziendale: una misura che potrebbe costituire uno strumento aziendale di turn over da utilizzare per proposte di esodo anticipato agevolato. Sono valutazioni e proiezioni complesse che meritano attenzione e una consulenza previdenziale personalizzata. Sono molti gli aspetti da considerare prima di decidere cosa conviene fare.
Flessibilità in uscita significa poter andare in pensione prima, oltre all’APe ci sono altre soluzioni possibili? La legge di bilancio 2017, oltre all’Ape, ha introdotto: il pensionamento anticipato per i lavoratori precoci; agevolazioni nella disciplina dei lavori usuranti; l’ampliamento delle possibilità di utilizzo del cumulo gratuito dei periodi assicurativi. Ai lavoratori precoci, con almeno 12 mesi di contribuzione da lavoro effettivo prima del diciannovesimo anno di età, è data la possibilità, qualora rientrino in determinate categorie disagiate, di accedere alla pensione anticipata con un requisito contributivo di 41 anni.
Sui lavori usuranti si è intervento con modifiche sulla disciplina in vigore, introducendo migliori condizioni di accesso al pensionamento anticipato.
Novità anche sul cumulo gratuito per agevolare l’accesso al pensionamento anticipato ai lavoratori con contribuzione in più gestioni previdenziali: dal 1 gennaio 2017 il cumulo può essere chiesto anche al fine di perfezionare il requisito alla pensione anticipata, comprese le Casse di previdenza dei Liberi Professionisti.
APe Day Patronato Acli, una giornata nazionale di informazione sulle misure di flessibilità per andare in pensione prima, cosa direte al cittadino? Spiegheremo che le soluzioni pensionistiche previste dalla legge sono molteplici e in molti casi offrono varie possibilità di scelta, anche senza costi. Noi del Patronato Acli siamo al loro fianco per assisterli e consigliarli al meglio nella individuazione delle diverse ipotesi e di quelle che, secondo valutazioni di opportunità e priorità, si possono rivelare le più rispondenti a specifiche esigenze. Ciascun lavoratore necessita di una consulenza previdenziale personalizzata. Tutte le carriere lavorative sono diverse e rappresentano situazioni complesse, ma l’aspetto positivo è che esistono molteplici opportunità.
L’APe Day di venerdì 19 maggio rappresenta il primo passo, un’occasione per il cittadino di conoscere le attuali opportunità per andare in pensione prima. Ovviamente partendo dall’APe.