APe Sociale, APe Volontario e Lavoratori precoci quali le differenze
Finalmente siamo prossimi all’attivazione delle nuove misure di “flessibilità pensionistica” introdotte dall’ultima Legge di Bilancio ovvero l’APe (Anticipo Pensionistico) Sociale, l’APe Volontario e APe Lavoratori precoci. Queste opportunità si affiancano ai già esistenti e operativi benefici per i lavori usuranti, opzione donna e cumulo gratuito. Sono tutte possibili soluzioni per andare in pensione prima rispetto alla Riforma Monti-Fornero del 2012. Attualmente l’unico Decreto attuativo in via di uscita è quello relativo all’APe Sociale, per l’APe Volontario e l’APe Lavoratori precoci i tempi sono più lunghi. Adesso cerchiamo di fare chiarezza per capire in cosa si differenziano queste misure.
APe Sociale: è un’indennità a carico dello Stato, riservata ad alcune categorie di lavoratori che si trovino in particolari condizioni, e che siano in possesso di determinate anzianità contributiva. Con l’APe Sociale non c’è alcun prestito né decurtazione sulla futura pensione e banche e assicurazioni non sono coinvolte. Per ottenerla il lavoratore deve avere almeno 63 anni di età, essere in possesso di 30 o 36 anni di contribuzione a seconda della categoria di appartenenza e rientrare in una delle seguenti situazioni:
- disoccupato senza indennità di disoccupazione da almeno tre mesi;
- lavoratore che, da almeno sei mesi, assista il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità;
- lavoratore con una invalidità civile pari o superiore al 74%;
- lavoratore dipendente che negli ultimi sei anni sia stato impegnato in via continuativa in lavorazioni particolarmente “difficoltose e rischiose”.
La domanda dovrà essere presentata all’Inps entro il 30 giugno 2017, non è escluso che, per sanare il ritardo in uscita del Decreto, il termine slitti al 15 o 31 luglio ma è solo un’ipotesi.
APe Volontario: è una forma di “anticipo finanziario a garanzia pensionistica”. Non si tratta di una anticipazione della pensione ma di un comune prestito che si caratterizza per l’avere a garanzia la futura pensione che l’Inps provvede a certificare. È indirizzato a tutte le tipologie di lavoratori: dipendenti privati e pubblici, lavoratori autonomi o iscritti alla Gestione separata Inps. Per richiederlo il lavoratore deve avere almeno 63 anni con 20 anni di contribuzione. Questo Anticipo Pensionistico viene finanziato tramite prestito concesso da una banca o un Istituto Finanziatore, che viene corrisposto a rate mensili per 12 mensilità, a partire dalla sua concessione e fino all’età del pensionamento di vecchiaia. Le somme di APe non concorrono a formare il reddito ai fini IRPEF. Il prestito deve essere restituito a partire dalla liquidazione della pensione di vecchiaia mediante l’applicazione di trattenute mensili per una durata di 20 anni.
APe Lavoratori “precoci”: sono Lavoratori precoci tutti coloro che possono far valere un anno di contribuzione per periodi di lavoro effettivo precedenti il raggiungimento del diciannovesimo anno di età. Con la Legge Finanziaria 2017 vi è la possibilità di accedere alla Pensione Anticipata con un requisito contributivo ridotto rispetto a quello richiesto in via ordinaria: 41 anni di contribuzione, in luogo dei 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne attualmente previsti. Si tratta quindi di un’anticipazione dell’accesso al pensionamento nell’ordine di un anno e dieci mesi per gli uomini e di dieci mesi per le donne. Sono esclusi dall’agevolazione i lavoratori con primo accredito contributivo a partire dal 1 gennaio 1996 (appartenenti al sistema contributivo puro). Oltre a far valere la condizione di “precoce” il lavoratore per accedere all’agevolazione contributiva deve trovarsi in alcune particolari situazioni (disoccupato, familiare convivente con handicap, occupazione usurante o a rischio, invalidità civile ed altre particolari condizioni).
Vi aspettiamo al Patronato ACLI – ad Alessandria, Acqui Terme, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona e Valenza – per valutare insieme ai nostri esperti la vostra situazione contributiva e capire se vi sono possibili soluzioni per andare in pensione prima.
Il Direttore – Mariano Amico