Quest’anno il 25 Aprile ci chiama a una riflessione nuova. Nuovi fascismi e nuovi revisionismi si affacciano su un panorama politico difficile con le istituzioni ancora in cerca di un Governo e di un equilibrio dopo il voto del 4 Marzo. Forse più che in altre situazioni, fare memoria dei valori della Resistenza, della Liberazione e della Costituzione che ne è stata il frutto, è oggi più urgente e, insieme, più difficile.
Più urgente perché a quel periodo di lotte e sofferenze noi dobbiamo ciò che siamo adesso e le conquiste di una società e di una democrazia tra le migliori del mondo. In una situazione come la nostra è a quelle risorse di valori e di morale civile che dobbiamo fare ricorso per uscire dallo stallo in cui siamo.
Più difficile perché l’esercizio della memoria, cioè del riportare al cuore e alla mente il significato di una parte così importante della storia nazionale è oggi reso faticoso a causa della debolezza della politica, della crisi economica e della fragilità crescente delle nostre comunità.
È importante che tutti, e le ACLI in particolare, si assumano la responsabilità di questa urgenza e di questa difficoltà. Il 25 Aprile può essere il catalizzatore di un processo di guarigione dalle nostre patologie, di riscatto di una idea di democrazia e di società quale quella disegnata dai nostri costituenti a patto che si rigeneri un sentimento collettivo per la ResPublica, per un bene collettivo superiore, per delle istituzioni e per una democrazia sostanziale da curare e preservare. Non è un compito di altri. Non è una responsabilità che si può delegare.
È la terza fedeltà delle ACLI. È uno degli elementi identitari del nostro essere ACLI.
Invitiamo tutte le acliste e tutti gli aclisti a testimoniare questa nostra fedeltà partecipando alle iniziative di celebrazione che si svolgeranno un po’ dappertutto sul territorio piemontese ma, soprattutto, prendendosi il compito di parlarne con i colleghi di lavoro, con i vicini di casa, con i giovani e con coloro che sembrano più lontani e scettici.
È solo così, nella relazione con gli altri, che i valori del 25 Aprile possono trasformarsi da celebrazione a processo di rigenerazione.Buon 25 aprile. W la Costituzione.
Presidente Regionale ACLI Piemonte – Massimo Tarasco