Quest’anno il 1° Maggio è dedicato alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Un tema di grande attualità ed emergenza in relazione all’aumento di incidenti che da un paio di anni hanno invertito il trend positivo dell’ultimo periodo.
Nel 2017 ce ne sono stati più di tre al giorno, per un totale di 1.115. Un aumento del 1,1% rispetto al 2016. Alcuni osservatori indipendenti parlano di un aumento delle morti bianche in questa prima parte del 2018 del 20%. Le cause sono molteplici. Naturalmente c’è l’elemento della relativa ripresa economica che ha portato ad assumere nuovo personale non sempre sufficientemente preparato e/o in condizioni di scarsa attenzione agli aspetti della sicurezza sul lavoro. Esiste poi un problema legato ai macchinari usati dalle aziende che, a causa della crisi, sono spesso vecchi e la cui sostituzione con apparecchi più nuovi e sicuri è stata rallentata dalla lunga recessione. In più la precarietà della situazione economica determina una scarsa propensione dell’imprenditore ad investire in formazione e specialmente in formazione sulla sicurezza. Ci sono poi problemi strutturali legati alla sostanza dell’economia italiana: la diffusione delle piccole e medie aziende (dove secondo l’INAIL si verificano l’83 per cento degli incidenti); una burocrazia sulla sicurezza pletorica e complessa; la diminuzione del personale addetto alla vigilanza che, come tutto il personale pubblico, ha subìto tagli consistenti degli ultimi anni (complessivamente in dieci anni il numero di ispettori si è quasi dimezzato).
La festa del 1° Maggio serve dunque a rimettere all’ordine del giorno dell’opinione pubblica e della politica un fenomeno indegno e terribile. Le ACLI lavorano da sempre a promuovere una più forte tutela dei lavoratori e a informare i cittadini. Anche quest’anno saremo in piazza per riparlare di Lavoro Buono e di Lavoro Giusto. Buon 1° Maggio.
Presidente Regionale ACLI Piemonte – Massimo Tarasco