Il 25 novembre 1960 furono trovati in fondo a un precipizio i corpi torturati delle tre sorelle Patria, Minerva e Maria Mirabel, erano state brutalmente uccise mentre andavano a trovare i loro mariti in carcere perché coinvolti nella resistenza contro il regime della Repubblica Domenicana. Dopo il primo incontro internazionale femminista svoltosi in Colombia, la data del 25 novembre ha iniziato ad assumere un valore ancora più profondo e simbolico.
Sono passati 59 anni dalla prima violenza resa pubblica sulle donne, eppure continuiamo a sentire notizie raccapriccianti. La violenza contro le donne è una cronaca quotidiana. Quando si viola il principio fondamentale dell’esistenza e della dignità umana in ragione della differenza di genere, si precipita in un attimo in un’epoca che definire barbarica è davvero poco. Molte di queste violenze avvengono all’interno delle mura domestiche, sia per quanto concerne la violenza fisica sia per quella psicologica che si concretizza con minacce ed atti persecutori.
È una cruda realtà non più tollerabile che deve essere affrontata con serietà e con determinazione. Sconfiggere questa piaga è un compito di tutte le persone e per questo dobbiamo far diventare tutti i giorni il 25 novembre per ricordare sempre che la violenza non è amore!
Servizio Comunicazione Patronato ACLI Alessandria – Anna Serafini