La Legge di Bilancio 2020 prevede anche per il 2020 la possibilità della pensione anticipata ai cosiddetti “lavoratori precoci” con la presentazione delle domande entro il 1° marzo. Le domande presentate successivamente e, comunque, entro il 30 novembre dello stesso anno, vengono valutate positivamente solo in presenza della copertura finanziaria. La pensione decorre dopo il terzo mese trascorso dalla data del raggiungimento dei requisiti, quindi è più che mai necessario prepararsi per tempo.
I “lavoratori precoci” sono coloro i quali hanno iniziato da giovanissimi l’attività lavorativa: per essere riconosciuti tali, devono avere nella propria posizione assicurativa almeno un anno di contributi previdenziali accreditati prima di aver compiuto il 19° anno di età.
Per questa tipologia di lavoratori, l’accesso alla pensione è possibile nel caso in cui possano far valere almeno 41 anni di contributi previdenziali versati. Oltre al perfezionamento del requisito contributivo, la pensione può essere richiesta dal lavoratore solo in presenza di almeno una delle seguenti situazioni:
- essere nelle condizioni di disoccupato, in seguito a un licenziamento o a dimissioni per giusta causa o per risoluzione consensuale, e aver terminato di riscuotere la disoccupazione da almeno tre mesi;
- essere stato riconosciuto invalido civile dalla Commissione Medica Legale dell’ASL con una percentuale pari almeno al 74%;
- avere assistito, almeno per sei mesi prima della domanda di pensione, il coniuge o un parente di primo grado riconosciuti portatori di handicap in situazione di gravità (ai sensi della Legge 104/1992 art. 3, comma 3) e conviventi con il richiedente; oppure un parente o un affine di secondo grado, sempre convivente, nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con handicap siano invalidi o deceduti;
- aver svolto per almeno sette anni, nell’arco degli ultimi dieci anni lavorativi, attività comprese nel seguente elenco dei “lavori usuranti”:
operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
conciatori di pelli e di pellicce;
conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
conduttori di mezzi pesanti e camion;
personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione, e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del d.lgs. 67/2011;
marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
Le operatrici del Patronato ACLI della provincia di Alessandria sono a tua disposizione per maggiori informazioni e inoltrare la domanda, chiama il numero unico 0131.25.10.91 per fissare un appuntamento presso l’ufficio più vicino a te.
Il Direttore – Mariano Amico