Domanda – Sono la mamma di Chiara, una bambina con disabilità fisica: “Mia figlia percepisce l’indennità di frequenza e da pochi giorni è stata sottoposta a una visita medica per il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento. Nel caso le venga riconosciuta, + possibile mantenere e ricevere contemporaneamente le due prestazioni?”.
Risposta – L’indennità di accompagnamento, se concessa, è incompatibile con l’indennità di frequenza, così come lo sono le indennità riconosciute alle persone cieche assolute e parziali e l’indennità di comunicazione prevista per le persone sorde.
È possibile, tuttavia, optare per il trattamento più favorevole tra l’indennità mensile di frequenza ed eventuali altre indennità. Nel caso specifico di Chiara risulta comunque più conveniente l’indennità di accompagnamento, essendo di importo più elevato.
L’indennità di frequenza è una prestazione economica, erogata a domanda, finalizzata all’inserimento scolastico e sociale dei minori con disabilità fino al compimento della maggiore età.
L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica, erogata a domanda, a favore delle persone invalidi civili totali a causa di minorazioni fisiche o psichiche per le quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.
Servizio Comunicazione Patronato ACLI Alessandria – Anna Serafini