Lo scorso mese di ottobre la Corte di Cassazione aveva affermato che “chi non riesce a trovare un posto libero nei parcheggi destinati alle persone con disabilità – quelli cioè contrassegnati dalle strisce gialle – ha diritto a lasciare l’auto sulle strisce blu gratis, ossia senza pagare un ticket”. Prima di ciò, i regolamenti variavano da città a città, ma nella norma i titolari del contrassegno disabili non potevano sostare sulle strisce blu gratuitamente, neanche se i posti a loro riservati erano tutti occupati. Lo scopo del contrassegno disabili è favorire la mobilità delle persone con ridotta o assente capacità di movimento per problemi fisici o psichici.
La decisione della Cassazione è stata presa a seguito della vicenda di un uomo, privo della patente, ma titolare del contrassegno disabili. L’uomo aveva impugnato il Regolamento del Comune di Torino che consentiva il parcheggio gratuito sulle strisce blu solo alle persone con disabilità con patente e non anche a coloro che venivano accompagnati. A questi ultimi era consentito di utilizzare il permesso sugli spazi a pagamento solo se in grado di dimostrare accessi frequenti nel centro cittadino per lo svolgimento di attività lavorative, di assistenza e cura. Per la Cassazione il Regolamento era discriminatorio ai danni delle persone con disabilità prive di patente.
Per la Cassazione è indiscutibile che le persone con disabilità, per accedere al centro cittadino, non abbiano le medesime opportunità delle persone non disabili, che possono servirsi senza difficoltà di altri mezzi di locomozione o mezzi pubblici che non sempre sono accessibili alle persone con disabilità.
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Il Direttore – Mariano Amico
