In pensione con 15 anni di contributi si può?
Anche se in Italia negli ultimi anni si sono susseguite diverse riforme previdenziali che hanno inasprito i requisiti minimi per accedere alla pensione è rimasta comunque in vigore la deroga prevista dalla “Legge Amato” che permette di andare in pensione con soli 15 anni di contributi, ossia con 5 anni di contributi in meno rispetto al requisito ordinario. Questa normativa è in vigore dal 1992 e permette di poter accedere alla pensione se il lavoratore rientra in almeno una di queste due condizioni:
- deve aver maturato 15 anni di contribuzione, cioè 780 settimane, entro il 31/12/1992; sono utilizzabili tutti i contributi versati da lavoro, i contributi volontari, quelli figurativi e da riscatto o ricongiunzione;
- deve essere stato autorizzato ai versamenti volontari in data anteriore al 31/12/92 e raggiungere, anche se successivamente a questa data, i 15 anni di contribuzione.
Nel caso di lavoratori dipendenti in possesso dei 15 anni di contribuzione ma in assenza di una delle due condizioni sopra elencate, è possibile accedere alla pensione se hanno maturato 25 anni di anzianità assicurativa e almeno 10 anni lavorati per periodi inferiori alle 52 settimane.
Una volta raggiunto uno di questi requisiti bisognerà comunque attendere l’età anagrafica di 67 anni della pensione di vecchiaia.
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