Le ACLI della provincia di Alessandria e la FAP ACLI (Federazione Anziani e Pensionati) chiedono alla Regione, ai Comuni e alla ASL-AL di non perdere più tempo e intervenire subito per rafforzare i presidi di medicina territoriale e domiciliare. In questo modo si aiuteranno le strutture ospedaliere che, oltre a non avere più posto per i pazienti Covid-19, non riescono più a seguire tutte le altre patologie.
Come precisa Carlo Camurati, Presidente ACLI aps Alessandria “Istituendo rapidamente nuclei operativi (USCA) che operino su tutto il territorio a sostegno dei medici di famiglia per curare le persone a casa si eviterà di intasare i pronti soccorsi e gli ospedali. Ci sono esempi concreti sviluppati in altre Regioni, come ad esempio gli alberghi medicali o altre strutture rese idonee per le persone che devono trascorrere la quarantena senza rischiare di contagiare i familiari. Seguiamo questi esempi! Ma soprattutto non lasciamo soli i medici di famiglia e non lasciamoli sprovvisti di tutti i dispositivi di protezione! Chiediamo inoltre che venga valorizzato il lavoro del personale medico e infermieristico, non solo a parole, ma con fatti concreti, vale a dire con un riconoscimento economico tangibile e adeguato allo sforzo prodotto quotidianamente, con turni di lavoro molto impegnativi, per far fronte all’emergenza sanitaria e per stare vicino ai pazienti ricoverati.
Un ultimo appello lo vogliamo fare in difesa delle persone anziane. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle RSA dove gli anziani non devono essere lasciati soli; essi rappresentano la nostra memoria e hanno contribuito alla rinascita del nostro Paese. Meritano rispetto e amore!”.
Servizio Comunicazione Patronato ACLI Alessandria – Anna Serafini