Visto il perdurare della chiusura dei Circoli, anche le ACLI della provincia di Alessandria appoggiano e condividono la proposta delle ACLI cuneesi di organizzare tre giornate di mobilitazione nazionale per i propri Circoli ACLI, il 5, 6 e 7 febbraio, per diffondere, accompagnare e dare forza alle richieste che insieme all’ARCI e al mondo del Terzo Settore si stanno facendo affinchè, nel rispetto delle normative e della sicurezza, le nostre realtà possano continuare a svolgere il loro ruolo nelle comunità.
Come cita il Comunicato #dobbiamoesserci accanto alla gente, a chi è obbligato in casa, soprattutto a chi è più privato dei propri diritti. Dobbiamo esserci urgentemente per esercitare ancora il nostro ruolo di presidio sociale; perché le norme non limitino la libertà di associarsi; perché i Circoli ACLI sono indispensabili affinchè non si resti soli, per stare a sentirsi ancora insieme in questi giorni tristi, per essere vicini anche a distanza. Per questo chiediamo di non essere discriminati e dimenticati.
Gran parte degli enti del Terzo Settore, che si occupa di cultura e socialità, da mesi è stata costretta a fermarsi, oltre a essere miseramente “ristorata”. Nessuno chiede di essere aperti dove la salute viene messa a rischio, ma di non essere discriminati. Per questo chiediamo:
- dove, nelle zone gialle, sono aperte attività commerciali profit lo siano anche le nostre analoghe attività di somministrazione, essenziali per restare in piedi e ripartire appieno quando sarà possibile;
- che il Fondo straordinario per il sostegno degli enti di Terzo Settore sia incrementato di almeno 300 milioni.
Servizio Comunicazione Patronato ACLI Alessandria – Anna Serafini