Arginare la diffusione delle slot con ordinanze territoriali
Le associazioni ai Sindaci piemontesi: ARGINATE LA DIFFUSIONE DELLE SLOT CON ORDINANZE TERRITORIALI!
La Giunta Cirio Attacca nuovamente la legge per il contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico
Un appello ai sindaci: arginate la diffusione delle slot con ordinanze territoriali
Ritirata la proposta di legge “Leone” per la mobilitazione di tante realtà e dell’opposizione, la Regione Piemonte torna alla carica per smontare l’impianto normativo in vigore per il contrasto del Gioco d’Azzardo Patologico.
Cambia il metodo – perché la proposta non arriva dal Consiglio ma dalla Giunta, attraverso un DDL – ma non il fine ultimo: svuotare di efficacia la 9/2016 ed annullare gli effetti positivi prodotti negli anni della sua applicazione.
La legge in questione, votata all’unanimità nella scorsa consiliatura, ha avuto il merito di contenere l’offerta di gioco di Slot Machine e videolottery.
Una buona legge, che da sempre difendiamo perché riteniamo essere un argine solido contro la diffusione del gioco d’azzardo patologico e di tutti i rischi sociali derivanti.
Il Disegno di Legge presentato dalla Giunta guidata da Alberto Cirio mina nelle fondamenta il carattere contenitivo della patologia da gioco, ottenuto grazie alle disposizioni contenute nella Legge 9 del 2016
Le modifiche contenute nell’attuale proposta mirano, nei fatti, ad aumentare l’offerta di gioco, attraverso quattro interventi principali:
- L’applicazione del cosiddetto “distanziometro” ai soli nuovi insediamenti (attualmente dal 20 maggio di quest’anno il distanziometro si applica a tutti gli esercizi con apparecchi funzionanti) con l’eliminazione della clausola “retrottattiva”;
la riduzione delle distanze prescritte dai “luoghi sensibili” a 400 metri rispetto agli attuali 500; - La riduzione della casistica dei luoghi sensibili con l’abolizione anche di alcuni, ad esempio i luoghi di culto, già previsti dalla normativa nazionale;
l’abolizione della possibilità per i Comuni di individuare in modo motivato altri luoghi sensibili.Inoltre, si vorrebbe intervenire sul tempo di offerta, aumentandolo nei fatti
- L’attuale Legge 6 dispone che i Comuni prescrivano con proprio atto la
limitazione del funzionamento degli apparecchi “per almeno 3 ore” rispetto agli orari di apertura dell’esercizio, indicando quindi una misura minima ma non la massima (oltre la metà dei Comuni piemontesi adempienti ha interpretato correttamente lo spirito della norma andando ben oltre le sole 3 ore di spegnimento, ma prescrivendo orari di accensione inferiori alle 10 ore nelle 24 ore); l’articolo 14 del DDL della Giunta prevederebbe una ridicola limitazione al funzionamento di 6 ore per le sale giochi e scommesse (dalle 2 di notte alle 8 del mattino) e per 10 ore per bar e tabacchi (dalle 23 alle 7 e dalle 12 e 30 alle 14 e 30), permettendo quindi un funzionamento per ben 18 ore nelle sale e 14 negli altri esercizi.
L’obiettivo è chiaro e lo è stato sin dall’insediamento dell’attuale maggioranza: abrogare la legge 9 del 2016 a favore di un impianto di regole che farebbe enormemente aumentare le possibilità di gioco, nonostante le ricadute sociali che questa azione politica produrrebbe, particolarmente pericolose in un momento come quello che stiamo vivendo.
Come rete di realtà che da anni si battono contro il gioco d’azzardo patologico, il sovraindebitamento, le mafie e le ricadute sociali e sanitarie derivanti, ci opponiamo a questo colpo di spugna.
Per questo, ci rivolgiamo ai sindaci, per arginare la diffusione Slot Machine e videolottery, attraverso l’emanazione di ordinanze possibili dal Comma 7 dell’articolo 50 del TU Enti Locali, che “permette al Sindaco di disciplinare gli orari delle sale da gioco e degli esercizi in cui siano installate apparecchiature per il gioco… per esigenze di TUTELA di: salute e quiete pubblica”.
Questi atti hanno come obiettivi ultimi quelli di:
– mantenere le limitazioni al funzionamento degli apparecchi attualmente in vigore e laddove esse prevedano l’accensione per più di 10 ore rientrare entro tale limite in considerazione della dimostrata efficacia di tale limitazione;
– includere in un aggiornamento nelle Ordinanze e nei Regolamenti anche la prescrizione della limitazione delle distanze dai luoghi sensibili, inserendovi il testo del primo Comma dell’attuale articolo 5 della Legge Regionale 9 del 2016 così come segue (definendo anche la decorrenza dal 1 luglio):
Per tutelare determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili e per prevenire il disturbo da gioco, è vietata la collocazione di apparecchi per il gioco di cui all’articolo 110, commi 6 e 7 del r.d. 773/1931 in locali che si trovano ad una distanza, misurata in base al percorso pedonale più breve, non inferiore a cinquecento metri per i Comuni superiori a 5.000 abitanti e di 300 metri per i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti da:
- Istituti scolastici di ogni ordine e grado;
b) centri di formazione per giovani e adulti;
c) luoghi di culto;
d) impianti sportivi;
e) ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-sanitario;
f) strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori;
g) istituti di credito e sportelli bancomat;
h) esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati;
i) movicentro e stazioni ferroviarie.
La disposizione di cui al presente capoverso entra in vigore per tutti gli esercizi con apparecchi automatici di gioco dal 1 luglio 2021.
Insieme, per la difesa delle fasce deboli, sensibili, fragili, per una tutela della cittadinanza tutta, della salute e del lavoro, senza scorciatoie e passi indietro, contro scelte parziali e di parte.
Torino, 3 giugno 2021
Firmato: SITD Piemonte e Valle D’Aosta, ACLI Piemonte, Gruppo Abele, Sermig, Fondazione Antiusura La Scialuppa CRT Onlus, Fondazione Antiusura San Matteo Onlus, Fondazione San Martino Antiusura Onlus – Tortona, Libera Piemonte, Rinascimento Studentesco, Giovani democratici, Movimento Focolari, Federconsumatori Piemonte, Movimento Consumatori, Commissione Pastorale Sociale del Lavoro Piemonte e Valle d’Aosta, SIA Piemonte e Valle d’Aosta, Masci, Arcobaleno Cooperativa Sociale, Avviso Pubblico, Forum della Associazioni Familiari, UCID, AIPEC, Movimento SLOT MOB, Ludichieri, Azione Cattolica Piemonte e Valle d’Aosta, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Società Mutua Piemonte, Gruppo di ricerca per la Salute Mentale “Conoscere per Migliorare” Torino, A.C.A.T Chieri Odv (Associazione Club Alcolisti in Trattamento) Banca del Tempo “Tempo al tempo”, Banca del Tempo di Nichelino, OCC La rinascita degli onesti – Villastellone, ANFN – Associazione Nazionale Famiglie Numerose – Piemonte, AUSER Piemonte, Comunità Cenacolo, Comunità Papa Giovanni XXIII, Giuseppini del Murialdo, Progetto Mondo MLAL, Salesiani di Piemonte e vda, Società San Vincenzo De’ Paoli Piemonte e vda, Agesci – Gruppo scout Torino 55, Associazione Coordinamento Banche del Tempo della provincia di Torino, Cittadinanzattiva Piemonte APS, La banca del tempo del canavese