L’intollerabile aggressione di stampo fascista alla sede nazionale della CGIL deve essere condannata con forza da ogni sincero democratico nel nostro Paese, per questo le Acli saranno in piazza San Giovanni a Roma, domani 16 ottobre, per aderire alla manifestazione antifascista indetta da Cgil, Cisl e Uil e dire no ad ogni tipo di violenza e di intimidazione. Oggi l’obbligatorietà del green pass in tutti i posti di lavoro rappresenta l’unica garanzia per i lavoratori e le imprese per far ripartire l’economia ed evitare altri lockdown e dobbiamo ringraziare la campagna vaccinale se non ci troviamo nelle drammatiche condizioni di un anno fa. Ci possono essere dei limiti e delle contraddizioni in alcune norme e se ne può discutere, ma sempre entro i limiti democratici del confronto pacifico e del dialogo, consapevoli che poi il Governo e il Parlamento decideranno per il bene di tutti.
Stiamo attraversando una crisi senza precedenti e in questo passaggio così delicato ci aspettiamo che i partiti riprendano il loro ruolo di mediazione politica e le istituzioni ne sappiano raccogliere le istanze affinché i cittadini si sentano davvero rappresentati. Il patto sociale in democrazia non si nutre soltanto della possibilità di poter eleggere i propri rappresentanti e governanti o di poter esprimere liberamente la propria opinione, ma anche e soprattutto della promessa implicita di un miglioramento della propria condizione sociale e del mantenimento degli strumenti di welfare che siamo abituati a considerare come parte integrante di un progetto di cittadinanza democratica inclusiva così come del resto coerentemente indica lo sviluppo della Dottrina sociale della Chiesa dalla Pacem in terris in poi. Questo sforzo, teso quanto mai a rendere concreti i diritti e la coesione sociale, è determinate per evitare che qualcuno speculi su difficoltà, disorientamento e disagio sociale, e per garantire che opinioni differenti su come va affrontata la pandemia possano confrontarsi arricchendo il clima civile e democratico. La democrazia è e si nutre di una discussione sempre aperta nel rispetto delle decisioni che intanto vanno prese con chiarezza, specie in capo alla responsabilità di governo, soprattutto in questa fase pandemica ancora non chiusa e che ancora, se si fanno passi falsi, potremmo veder rapidamente mutare in nuove ondate e in un nuovo blocco del Servizio Sanitario Nazionale, a danno, anche grave e irreparabile, soprattutto delle persone maggiormente fragili.
Ufficio Stampa ACLI – 15 ottobre 2021