Nel 2022 riconfermata l’APe Sociale

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Con la Legge di Bilancio 2022, è stata prorogata anche per il 2022, fino al 31 dicembre. l’APe Sociale (anticipo pensionistico) e individuate nuove categorie di lavoratori che possono richiedere l’indennità.

L’APe Sociale è un’indennità che permette di ritirarsi dal mondo del lavoro e che “accompagna” i richiedenti all’età prevista per la pensione di vecchiaia (67 anni). Può essere richiesta da tutte le categorie dei lavoratori dipendenti, di quelli autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti) e da coloro iscritti alla Gestione Separata.

Per poter richiedere l’indennità, sono stati fissati dei requisiti generali e altre condizioni più soggettive:

  • dal punto di vista anagrafico, l’APE Sociale è rivolta a coloro che abbiano almeno 63 anni di età
  • dal punto di vista assicurativo, i richiedenti devono poter far valere alternativamente
  • almeno 30 anni di contributi (disoccupati, invalidi civili con grado di invalidità maggiore al 74% e i cosiddetti “caregivers” cioè chi si occupa di assistere un familiare “in situazione di gravità”)
  • almeno 36 anni nel caso siano stati lavoratori addetti ad attività “gravose” (per alcune specifiche categorie di lavori “gravosi” previste dalla normativa, il requisito è fissato a 32 anni di contributi).

Per le donne che si trovino nelle situazioni di stato di disoccupazione o di occupazione in lavori “gravosi”, i suddetti requisiti contributivi sono ridotti di 12 mesi per ogni figlio, per un “bonus” massimo di due anni.

Nello specifico i requisiti più soggettivi richiesti, oltre a quello contributivo, sono i seguenti:

  • Disoccupati che abbiano:
  • cessato il rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o per risoluzione consensuale e percepito integralmente l’indennità di disoccupazione NASPI
  • avuto un periodo di lavoro, nel triennio precedente alla data di cessazione, della durata di almeno 18 mesi
  • Lavoratori che, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap “in situazione di gravità”, oppure un parente o un affine di secondo grado, quando tale soggetto abbia i genitori o il coniuge ultrasettantenni, anche essi invalidi.
  • Lavoratori con riconoscimento di invalidità civile pari almeno al 74 %
  • Lavoratori inseriti nelle categorie di attività “gravose”, possono richiedere l’indennità dell’APE Sociale se hanno svolto per sette anni, nell’ultimo decennio, o per sei anni negli ultimi sette, una delle attività previste specificatamente dalla normativa

Le operatrici del Patronato ACLI della provincia di Alessandria sono a tua disposizione per la presentazione della domanda e per tutte le informazioni necessarie, chiama il numero unico 0131.25.10.91 per fissare un appuntamento presso l’ufficio più vicino o online.

Servizio Comunicazione Patronato ACLI Alessandria – Anna Serafini

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