Come andare in pensione nel 2022?

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Elenchiamo qui di seguito tutte le modalità per accedere alla pensione nell’anno 2022.

  • Pensione Quota 100 – si può utilizzare se si hanno 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contribuzione. I requisiti devono essere maturati entro e non oltre il 31/12/2021 in quanto la prestazione non è stata rinnovata per i prossimi anni. A oggi, rimane la possibilità di potervi accedere anche successivamente, ma solo per coloro che hanno maturato o matureranno requisiti entro il 2021, fino a esaurimento dei fondi stanziati.
  • Opzione Donna – sia le donne lavoratrici del settore pubblico che del settore privato, possono accedere alla pensione con 58 anni di età anagrafica e 35 anni di contribuzione, con una finestra di 12 mesi prima di percepire il primo pagamento pensionistico. Per le lavoratrici autonome l’età richiesta è di 59 anni, con una finestra di 18 mesi. Il requisito anagrafico e contributivo deve essere raggiunto entro il 31/12/2021.
  • APe Sociale – le condizioni per accedere sono almeno 30 anni di contribuzione versata ed essere titolari di un’invalidità pari o superiore al 74% ; oppure avere un parente di primo grado convivente titolare di Legge 104; o essere disoccupato e avere terminato l’intera prestazione NASpI da almeno 3 mesi; o avere 36 anni di contribuzione con i lavori faticosi e usuranti. Tale possibilità di uscita è stata prorogata per coloro che matureranno i requisiti sopra esposti entro il 31/12/2022.
  • Pensione Anticipata – rimarrà in vigore anche per il 2022 la possibilità di andare in pensione con i 41 anni e 10 mesi di contribuzione per le donne, e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Una volta raggiunto tale requisito contributivo, bisognerà attendere 3 mesi di finestra.
  • Anzianità Anticipata Contributiva – coloro che hanno iniziato a versare contributi dopo il 31/12/1995 potranno accedere alla pensione se avranno raggiunto 20 anni di contribuzione, 64 anni di età anagrafica con un importo di pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale.
  • Pensione per i lavoratori precoci – potranno accedere alla pensione con 41 anni di contribuzione coloro che hanno versato almeno 12 mesi di contribuzione prima dei 19 anni di età anagrafica e sono titolari dii un’invalidità civile pari o superiore al 74%, oppure conviventi con un parente titolare di Legge 104, o disoccupati che hanno terminato di usufruire dell’indennità NASpI da almeno 3 mesi, o che svolgono un lavoro gravoso.
  • Pensione lavoratori usuranti – i lavoratori che stanno svolgendo da almeno 7 anni negli ultimi 10 anni, oppure per metà della loro vita lavorativa, un lavoro definito usurante, potranno accedere alla pensione con almeno 35 anni di contributi e 61 anni e 7 mesi di età
  • Fondo esuberi o contratto di solidarietà – questi fondi sono stati introdotti dalla Riforma Fornero nel 2012, forniscono degli strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa dei lavoratori dipendenti di aziende dei settori non coperti alla normativa in materia di integrazione salariale. È previsto che i fondi possano erogare un assegno straordinario al reddito che permette al lavoratore di anticipare la pensione per un minimo di 5 anni e un massimo di 7 anni.
  • Contratto di espansione – questo contratto è rivolto alle aziende di grandi dimensioni, permette di accompagnare alla pensione i lavoratori ai quali mancano almeno 5 anni per maturare il diritto alla pensione anticipata e a quella di vecchiaia ordinaria.
  • Isopensione – è una particolare forma di anticipo pensionistico introdotta sempre dalla Riforma Fornero. I lavoratori dipendenti di aziende che occupano in media più di 15 dipendenti, hanno la possibilità di anticipare l’uscita dal lavoro fino a un massimo di 7 anni rispetto all’età pensionabile o al raggiungimento del requisito contributivo per la pensione anticipata.
  • Pensione di Vecchiaia – potrà essere richiesta con almeno 20 anni di contribuzione e 67 anni di età anagrafica.

Andare in pensione è una scelta da valutare attentamente, soprattutto quando ci possono essere varie opportunità. Le operatrici del Patronato ACLI provincia Alessandria sono a tua disposizione per le necessarie valutazioni e per tutte le fasi del tuo pensionamento, chiama il numero unico 0131.25.10.91 per fissare un appuntamento presso l’ufficio più vicino a te.

Servizio comunicazione Patronato ACLI Alessandria – Anna Serafini

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