Ti sei accorto di errori nel 730? Entro il 25 ottobre 2023 puoi presentare il 730 integrativo per sistemare il tutto. Chiama il numero unico del CAF ACLI provincia Alessandria 0131.25.10.91 per fissare un appuntamento e avere tutta l’assistenza. Ora vediamo nello specifico.
È possibile fare il 730 integrativo solo in alcuni casi, vale a dire in presenza di errori che non abbiano alterato l’esito fiscale della dichiarazione, quindi errori che non abbiano influito sui valori finali dell’imposta o dell’eventuale credito, oppure di errori che abbiano sì alterato l’esito del 730, ma pur sempre a sfavore del contribuente, cioè in pratica quando l’errore è andato non a vantaggio bensì a discapito del contribuente, che dunque con l’integrativo potrà recuperare in tempi rapidi.
IMPORTANTE: il 730 integrativo presuppone tre diverse tipologie di modello che variano a seconda dell’errore commesso nella dichiarazione originaria. Abbiamo allora il modello di tipo:
- “01” (cioè il codice numerico da inserire sul frontespizio per distinguere appunto la tipologia di integrativo), qualora la correzione fosse effettuata solo per modificare determinati redditi dichiarati in misura superiore rispetto a quelli effettivamente percepiti, oppure per inserire oneri detraibili/deducibili dimenticati in precedenza;
- “02”, se invece si dovessero rettificare soltanto i riferimenti del sostituto d’imposta;
- “03”, se le rettifiche riguardassero sia i dati del sostituto che i redditi computati in eccesso o le voci detraibili/deducibili.
Gli errori che vengono commessi con maggiore frequenza riguardano la correzione del rigo E1, quello delle spese sanitarie tanto per intenderci. L’esempio più classico è quello della ricevuta medica o degli scontrini farmaceutici che “riemergono” improvvisamente dalla tasca del cappotto o dal cassetto del comodino quando ormai il 730 è già stato trasmesso.
Ma in molti altri casi l’incremento della detrazione deriva dalla correzione dei carichi fiscali spettanti, soprattutto quando ci sono i figli. In effetti, quando ci si accorge che conviene attribuire a un genitore piuttosto che all’altro il 100% della detrazione relativa a un figlio a carico, conseguentemente anche le eventuali detrazioni sulle spese mediche del figlio andranno riproporzionate; oppure vi sono altre situazioni in cui può capitare di scoprire che un familiare ritenuto fiscalmente “autonomo” avrebbe in realtà potuto essere messo a carico, perché detentore di un reddito non superiore alla soglia di 4.000 o 2.840,51 euro annui.
Tutto questo, per dire che l’errore è più probabile di quanto sembri, e che una distrazione o una dimenticanza possono capitare con facilità. Se allora non foste pronti a mettere la mano sul fuoco per quanto dichiarato sul 730/2023, un ripasso veloce sulla documentazione e sulle fatture potrebbe essere molto utile.
Servizio Comunicazione Patronato ACLI Alessandria – Anna Serafini