Al termine del mercato tutelato i broker tenteranno di persuaderti a cambiare fornitore trasferendoti da un operatore all’altro, l’Arera e l’Antitrust hanno stilato un decalogo per la tutela dei consumatori.
Il mercato tutelato era davvero tutela? Con mercato tutelato i consumatori si sentono più sicuri ad affidarsi ai fornitori di fiducia per evitare rincari ma tutto ciò può non essere corretto, l’unico pregio della maggior tutela è che prevedeva una tariffa indicizzata trimestralmente, con parametri predefiniti di spread rispetto al prezzo all’ingrosso. Chi sa navigare tra le offerte ha trovato offerte più convenienti nel mercato libero, di tre mesi in tre mesi, attualizza la propria tariffa; non ha quindi quel meccanismo del mercato tutelato che, dopo 12 mesi, la tariffa può aumentare notevolmente.
L’operatore del call center deve identificarsi? Si, l’operatore deve identificarsi come broker prima di dar via alla chiamata commerciale, deve informare la persona dall’altra parte del telefono per conto di chi sta chiamando e lo scopo della chiamata. Attenzione: l’operatore non può identificarsi con le informazioni di un’altra persona o operatore di una società fornitrice errata. Una simulazione di questo tipo integrerebbe il reato di sostituzione di persona – fingere cioè una qualità o una caratteristica che non si ha – compreso un contratto di lavoro inesistente.
C’è l’obbligo di concludere un contratto durante una chiamata con un call center? No, non esiste alcun tipo di obbligo per l’utente di terminare un contratto telefonicamente. In alternativa, è possibile usare altre modalità solo con il consenso esplicito del consumatore, che la società di vendita deve registrare e rendere disponibile al cliente.
Può essere interrotta una fornitura di luce e gas? Col passaggio dal mercato tutelato a quello libero non c’è alcun rischio di interruzione della fornitura di luce e gas a meno che non sia il cliente stesso a richiederla.Molti call center utilizzano la minaccia di interruzione della fornitura per convincere i clienti a sottoscrivere nuovi contratti.
Cosa fare per avere altre informazioni e valutare l’offerta? È possibile ottenere un’offerta contattando direttamente l’operatore o fissare un appuntamento telefonico, si può poi far riferimento al proprio avvocato o a un’associazione di tutela dei consumatori che cu ciò sono particolarmente ferrate. Questo consente di valutare l’offerta con maggiore attenzione. Inoltre i venditori di energia elettrica e gas devono fornire la scheda di confrontabilità e quella sintetica delle offerte.
Come capire se un’offerta è valida? Il prezzo comunicato al telefonico o tramite pubblicità rappresenta solo una parte del costo complessivo, quello su cui i venditori fanno concorrenza sul commercio è quello all’acquisto dell’energia. Tuttavia, il prezzo include altre componenti che possono influenzare il costo totale e che l’utente ha il diritto di conoscere ossia: variazione dei prezzi, se il prezzo offerto è soggetto a variazioni nel corso del tempo e se c’è una data di scadenza, è importante farsi dire se il prezzo è fisso o indicizzato; cioè se varia in base a determinati indici di mercato. È opportuno assicurarsi che i servizi e beni aggiuntivi siano chiaramente specificati dalla chiamata da parte del call center e dalla documentazione fornita. Sarà bene fare una precisazione: il prezzo offerto al telefono è, di norma, limitato nel tempo. L’offerta ha cioè sempre una data di scadenza oltre la quale il prezzo sale vorticosamente. Dopo aver stipulato un nuovo contratto energetico, è importante verificare che le Condizioni Economiche di Fornitura (CTE) inviate dal fornitore corrispondano a quelle discusse telefonicamente con l’operatore.
È possibile annullare un contratto concluso telefonicamente? Gli utenti hanno diritto ad annullare il contratto telefonico entro 14 giorni senza dover fornire informazioni, noto come “diritto di ripensamento”. Tale diritto non si applica se il contratto è stato concluso nei locali commerciali del fornitore e per ripensamento l’utente può inviare una raccomandata A/R o una PEC al fornitore, o compilare e inviare l’apposito modulo allegato alle condizioni di contratto.
Cosa fare se si riceve una bolletta da un fornitore non scelto? Se si riceve una bolletta da una nuova società senza aver dato consenso al cambio di fornitore, è possibile chiedere alla società che ha inviato la bolletta di fornire prova del nuovo contratto attraverso un reclamo scritto. Questa situazione potrebbe indicare un’attivazione non richiesta del servizio. In tal caso, l’utente ha il diritto di non pagare la fornitura ai sensi dell’articolo 66 – quinquies del Codice del consumo.
Come ottenere assistenza per problemi con fornitori di energia elettrica e gas? Gli utenti possono rivolgersi allo Sportello per il consumatore energia e ambiente tramite sito web e utilizzando il numero telefonico 800.166.654 per contatti diretti, lo sportello e attivo dalle 8 alle 18, dal lunedi al venerdi, esclusi i giorni festivi. Inviando online un modulo disponibile sul sito Arera (protocollo.agcm@pec.agcm.it) tramite posta ordinaria, indirizzando la segnalazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato a Roma, per le segnalazioni illecite non richiede l’assistenza di un avvocato.
Servizio Comunicazione Patronato ACLI Alessandria