Una casa, un rifugio sicuro

Le pratiche che vengono svolte negli uffici Sistema ACLI provincia Alessandria sono molteplici ma non è tutti giorni così, dopo la pratica canonica, una signora chieda: “Stasera non voglio tornare a casa da mio marito, aiutatemi!”.

Eppure, in un giorno di marzo agli uffici ACLI è successo.

La signora ha un buon lavoro, ma vive praticamente reclusa in casa e lo stipendio lo gestisce il marito. Mai una gita nei due anni di convivenza: solo lavoro e faccende di casa. La valvola sta per scoppiare.

La signora non vuole denunciare alle forze dell’ordine, non vuole essere indirizzata al centro antiviolenza, non vuole sceneggiate; desidera solo continuare a lavorare e vivere libera di concedersi i suoi momenti.

In città c’è un pensionato gestito da suore. Sergio e la signora ci vanno ma tutte le stanze idonee sono impegnate. Vista però l’insistenza, conosciuta la nazionalità e appena la signora viene giudicata affidabile, la superiora propone un ricovero di quasi fortuna,: bagno in comune, cucina comune dove prepararsi qualcosa a buon prezzo per lo stipendio a disposizione e la signora accetta.

Si trasferisce immediatamente con solo i vestiti che indossa e preferisce non ritenendo sicuro tornare a recuperare gli altri a casa; continua a lavorare duramente e per lunghi mesi si adatta alla situazione.

Riesce infine a trovare un piccolo alloggio, a vivere liberamente e coltivare le sue amicizie sul lavoro; su Facebook pubblica il suo primo aperitivo tra colleghe e poco dopo una visita a Genova. Negli uffici ACLI continua a venire per il rinnovo del permesso di soggiorno e l’ISEE.

E l’ex marito? Questa è un’altra storia…

Grazie al finanziamento 5×1000 IRPEF 2022 – progetto “Family Care – Punto Famiglie” si è deciso di attivare la divulgazione delle notizie, informazioni e l’assistenza alle persone che si rivolgono ai nostri sportelli.

Servizio Comunicazione Patronato ACLI Alessandria