L’Europa che vogliamo non deve permettere che sui vaccini ci siano ingiustizie e diseguaglianze: noi crediamo fermamente e ci impegniamo perché la vita delle persone venga prima degli interessi delle poche case farmaceutiche che detengono il brevetto del vaccino e anche dei 3 paesi produttori. Oggi assistiamo a squilibri tra pochi ricchissimi e milioni di poveri: l’85% delle dosi di vaccini che saranno prodotte da qui fino alla fine del 2021 sono state già prenotate dai paesi che stanno meglio economicamente mentre i paesi con medio e basso reddito (82 in tutto) avranno accesso ai farmaci salvavita solo in bassissima percentuale.
Le ACLI hanno aderito mesi fa all’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) “Nessun profitto dalla pandemia” e l’hanno promossa insieme a tante altre associazioni e a personalità pubbliche. L’iniziativa ha l’obiettivo di liberalizzare i brevetti dei vaccini per rendere possibile ed accessibile la produzione e la diffusione dei farmaci salvavita ai cittadini di tutto il mondo.
La vicenda dei vaccini ci insegna che possiamo farcela se siamo uniti: sono stati il frutto della collaborazione scientifica tra diverse nazioni e anche frutto dell’accoglienza, visto che alcuni tra gli scienziati che ci hanno lavorato sono immigrati turchi che vivono da anni in Germania. Ora però questa conoscenza va offerta a tutti perché senza la diffusione dei vaccini milioni di persone continueranno a morire e resteremo tutti ostaggi del virus.
Oggi anche la nostra associazione è chiamata alla mobilitazione perché la raccolta firme per la campagna sta procedendo in tutta Europa ma abbiamo bisogno di un’accelerazione se davvero vogliamo arrivare al milione di firme, a un numero che sarà impossibile far finta di non vedere: in Italia siamo arrivati a 50.000 firme circa e ne servono altre 100.000!! Per aderire alla campagna bastano 5 minuti: Firma qui anche tu per “liberare i brevetti”
Ufficio Stampa ACLI – 5 maggio 2021