Quando è stato rinnovato il CCNL lavoro domestico è stata inserita una nota che promuove la tutela delle lavoratrici madri. Ecco quali sono i sostegni che spettano alle madri lavoratrici domestiche.
Durante la maternità la lavoratrice percepisce una somma pari all’80% della retribuzione convenzionale sulla quale vengono calcolati i contributi indipendentemente dallo stipendio. L’Inps eroga direttamente l’importo e il datore di lavoro è esonerato dal versamento contributivo e dalla retribuzione. Le lavoratrici continueranno a maturare a carico del datore di lavoro la tredicesima, il TFR e le ferie per la restante parte che non è liquidata dall’Inps.
Dall’inizio della gravidanza e per tutto il periodo di maternità la lavoratrice non può essere licenziata.L’unica eccezione ammessa riguarda il licenziamento per giusta causa. Nello stesso periodo le dimissioni risultano efficaci solo se sono convalidate dall’Ispettorato Del Lavoro, il quale attesta la chiara volontà della lavoratrice di recedere dal contratto. In caso di dimissioni consegnate durante il periodo in cui vige il divieto di licenziamento, la lavoratrice non è tenuta a dare il preavviso.
Condizione necessaria per il riconoscimento della maternità obbligatoria è che la lavoratrice abbia maturato 52 contributi settimanali negli ultimi 24 mesi oppure 26 contributi settimanali negli ultimi 12 mesi.
Per inviare la domanda di maternità le operatrici del Patronato ACLI provincia Alessandria sono sempre a tua disposizione, chiama il numero unico 0131.25.10.91 per fissare un appuntamento presso l’ufficio più vicino a te.
Grazie al finanziamento 5×1000 IRPEF 2021– progetto “Family Care – Punto Famiglie” si può promuovere la divulgazione delle notizie e informazioni legate al lavoro domestico, all’attività delle Assistenti Familiari, colf e badanti. In questi anni il progetto “Family Care – Punto Famiglie” si è attivato in ogni sede ACLI della provincia di Alessandria
Servizio Comunicazione Patronato ACLI Alessandria – Anna Serafini