Una mattina di fine febbraio un assiduo utente delle ACLI Alessandria ha accompagnato presso la nostra sede una mamma con bambina incontrata la mattina presto mentre dormivano in stazione con in spalla due pesanti zainetti contenenti tutti i loro beni, le ha accompagnate alle ACLI sicuro che sarebbero state aiutate.
Straniere, in cammino da ottobre 2022 sulla “rotta balcanica” con documenti solo fotografati (gli originali in mano al trafficante che li avrebbe rimandati in cambio di denaro una volta sistemate) grazie alle nostre Mongia (Monica) e Hafsa siamo riusciti a comunicare per avviarle ai Servizi Sociali cittadini e qui abbiamo scoperto che con questa prima azione di accoglienza le abbiamo aiutate a essere inserite nel Progetto PrINS (Pronto Intervento Sociale e di sostegno alle persone in condizioni di povertà estrema o marginalità) siglato una settimana prima tra la Prefettura, i Servizi Sociali e Casa di Quartiere (CdQ) e noi ACLI abbiamo cominciato i primi passi in assoluto in un terreno sconosciuto.
Primo intervento: necessità di un pasto caldo e a seguire accompagnamento in Questura per operazione di fotosegnalazione e riconoscimento, pratica che si è dilungata fino alle ore 20,00 in una prima fase presente la nostra Hafsa sostituita poi dalla mediatrice culturale di CdQ; la notte sono state ospitate nella locale Moschea (grazie alle garanzie fornite da Hafsa all’Imam) certo hanno dormito per terra su tappeti, ma non più all’aperto su una panchina.
Dal giorno successivo la macchina PrINS ha iniziato a funzionare con location momentanea all’Ostello della Gioventù, cibo alla Caritas e dai Frati, grazie a un efficace passaparola tra nostri utenti e amici nel giro di poche ore è arrivato anche vestiario a sufficienza e del cibo un pò più “sfizioso” per la bambina, ma soprattutto caldo per la cena.
Intanto CdQ ha fatto partire le pratiche per la Questura e Prefettura per l’inserimento in un CAS (Centro Accoglienza Stranieri) e attualmente sono ospitate in un alloggio per loro, avviate le pratiche scolastiche per la bambina e le pratiche sanitarie per entrambe in attesa del colloquio a Torino per vedere se avranno diritto a un permesso di soggiorno speciale.
Poi il giorno 21 aprile in ufficio è arrivato (inviato da qualcuno/a) un signore iracheno nelle stesse condizioni della mamma dei mesi antecedenti, ma ora sappiamo come muoverci e grazie alle traduzioni di Hafsa siamo riusciti a incamminarlo in una giusta pratica istituzionale.
Effettivamente le ACLI sono anche questo, grazie ai nostri utenti oramai fidelizzati che sanno che le ACLI di Alessandria si prendono in carico a tutto tondo le persone e non solo per una semplice pratica burocratica.
Promotore Sociale Volontario ACLI – Sergio