I lavoratori dipendenti che intendano beneficiare dell’assegno al nucleo familiare devono presentare apposita domanda al proprio datore di lavoro, il quale provvederà a erogare la prestazione per conto dell’Inps, portandola in compensazione con la contribuzione previdenziale dovuta.
Anche dopo la risoluzione del rapporto di lavoro (comunque nel rispetto della prescrizione quinquennale) è possibile presentare le richieste di arretrati, anche in questa caso sarà il vecchio datore di lavoro a dover anticipare la prestazione, sia pure per un lavoratore non più alle dipendenze. Nel caso di aziende fallite o cessate la legge autorizza il lavoratore a rivolgersi direttamente all’Inps per il pagamento degli arretrati non richiesti, o richiesti e non percepiti.
Dal 1 gennaio 2015 le domande di assegno al nucleo familiare per le ditte cessate o fallite potranno essere presentate solo in via telematica. Il lavoratore che intenda richiedere gli arretrati dovuti da aziende cessate o fallite dovrà avvalersi autonomamente dei servizi telematici messi a disposizione dall’Inps o presentare domanda attraverso i Patronati già abilitati all’invio delle domande.
Oltre a indicare tutti i dati rilevanti per il riconoscimento della prestazione (periodo richiesto, composizione del nucleo, redditi rilevanti), il lavoratore dovrà allegare particolare documentazione a seconda che la ditta sia cessata o fallita:
- in caso di cessazione: l’Istituto richiede la dichiarazione della ditta da cui risulti la data di fine attività, i motivi della mancata erogazione dell’assegno e l’impegno a non effettuare il pagamento della prestazione successivamente al rilascio della dichiarazione.
- In caso di fallimento: l’Istituto richiede obbligatoriamente la dichiarazione del curatore fallimentare che attesta gli estremi del fallimento e l’esistenza del rapporto di lavoro. Al lavoratore è richiesto di dichiarare il mancato ricevimento dell’assegno e l’impegno a non insinuare nel passivo fallimentare i crediti per la prestazione che viene richiesta con pagamento diretto.
Il Direttore – Mariano Amico