CONTRIBUTI INPGI E CASAGIT – Scade il termine per la denuncia e il versamento dei contributi relativi al mese di gennaio 2019 da parte delle aziende giornalisti ed editoriali.
CONTRIBUTI INPS (LAVORATORI DIPENDENTI) – Scade il termine per versare i contributi relativi al mese di gennaio 2019 da parte della generalità dei datori di lavoro. Il versamento va fatto con modello F24.
TFR AL FONDO TESORERIA DELL’INPS – Scade il termine per versare il contributo al fondo di Tesoreria dell’Inps pari alla quota men- sile (integrale o parziale) del trattamento di fine rapporto lavoro (tfr) maturata nel mese di gennaio 2019 dai lavoratori dipendenti (esclusi i domestici) e non destinata a fondi pensione. Il versamento interessa le aziende del settore privato con almeno 50 addetti e va fatto con modello F24.
CONTRIBUTI GESTIONE SEPARATA INPS (COLLABORATORI E ASSOCIATI IN PARTECIPAZIONE) – Scade il termine per versare i contributi previdenziali relativi al mese di gennaio 2019 da parte dei committenti. Il pagamento va fatto tramite modello F24. LAVORATORI SPORT E SPETTACOLO – Va effettuato il pagamento dei contributi all’Enpals relativi al mese di gennaio 2019. VERSAMENTI IRPEF – Tutti i datori di lavoro e committenti, sostituti d’imposta, devono versare le ritenute Irpef operate sulle retribu- zioni e sui compensi erogati nel mese di gennaio 2019, incluse eventuali addizionali.
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SUI RENDIMENTI DEL TFR – Scade il termine per versare il saldo d’imposta (aliquota del 17%) sui rendimenti del Tfr dei lavoratori dipendenti relativi all’anno 2018 (l’acconto è stato versato entro il 16 dicembre 2018).
TICKET LICENZIAMENTI – Appuntamento con la tassa sui licenziamenti. Entro questa data deve essere versato il ticket dovuto sui licenziamenti effettuati durante il mese di dicembre 2018 (Inps circolare n. 44/2013).
BOLLO AUTO–Entro questa data va pagata la tassa automobilistica per autovetture ed autoveicoli ad uso promiscuo, con potenza fino a 35 kilowatt (o 47 CV), il cui precedente bollo è scaduto a gennaio. Il pagamento può avvenire presso le delegazioni ACI, le agenzie di pratiche auto, i tabaccai, gli uffici postali.
MODELLO RED – La presentazione del Modello RED 2018 (Dichiarazione Reddituale semplificata), che si concluderà il 28 febbraio 2019, bisogna tenere conto che l’Inps non invierà nessuna comunicazione scritta tramite la posta per ricordare di presentare questo Modello ma dovranno essere le persone ad attivarsi per farlo. Il RED è una dichiarazione che deve essere presentata dai pensionati titolari di prestazioni collegate al reddito, che hanno l’obbligo di dichiarare all’Inps i propri redditi e anche quelli del coniuge e dei componenti del nucleo familiare rilevanti per la prestazione. Per garantire la correttezza delle prestazioni erogate viene effettuata una verifica annuale che, attraverso l’indicazione dei redditi posseduti (il RED), serve a determinare il diritto del pensionato a usufruire di queste prestazioni e il loro importo.
Devono obbligatoriamente presentare il Modello RED all’Inps: i pensionati che non hanno altri redditi oltre a quello da pensione (propri o se previsto dei familiari). Coloro che non comunicano integralmente all’Agenzia delle Entrate la situazione reddituale perché non hanno presentato la dichiarazione (Modello 730 o Unico) o perché hanno delle tipologie di reddito influenti sulle prestazioni come quelli assoggettati a imposta sostitutiva, redditi da lavoro autonomo o prestazione di collaborazione occasionale, redditi da lavoro o da pensione erogati all’estero, redditi di capitale (interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e altri titoli di Stato o altri proventi di quote di investimento) e infine prestazioni assistenziali in danaro erogate dallo Stato o altri Enti Pubblici.
PRECOMPILATA: INVIO DATI – Ultimo giorno per comunicare all’Anagrafe tributaria una serie di dati, riferiti all’anno 2018, che saranno utilizzati dal Fisco per predisporre la dichiarazione dei redditi precompilata. L’adempimento riguarda: i soggetti che erogano mutui agrari e fondiari, per i dati su interessi passivi e oneri accessori; gli enti previdenziali, per i contributi previdenziali e assistenziali; gli enti e casse con fine esclusivamente assistenziale e i fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale, per i dati sulle spese sanitarie rimborsate; le for- me pensionistiche complementari, per i contributi che non si versano tramite sostituto d’imposta; le banche e Poste italiane, per i dati dei bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica; gli esercenti servizi funerari, per i dati relativi alle spese funebri; gli amministratori di condominio, per le spese relative a interventi di recupero del patrimonio edilizio e di risparmio energetico su parti comuni e per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo di locali condominiali; gli asili nido, per i dati dei geni- tori che hanno pagato le rette per la frequenza degli asili nido e i servizi formativi infantili; le università e gli enti per il diritto allo studio, per i dati su spese universitarie ed eventuali relativi rimborsi; le imprese assicuratrici, per i dati relativi ai premi detraibili; i medici veterinari e le strutture che vendono medicinali per animali, per le spese veterinarie sostenute dalle persone fisiche; le Onlus, le associazioni di promozione sociale, le fondazioni e le associazioni che hanno come scopo statutario la tutela, promozione e valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico ovvero lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica, per i dati relativi alle erogazioni liberali in denaro deducibili/detraibili eseguite da persone fisiche.
PRECOMPILATA: OPPOSIZIONE – Gli studenti che non vogliono far inserire nella precompilata i dati delle spese universitarie sostenute e degli eventuali relativi rimborsi ricevuti nel 2018 devono esprimere opposizione, compilando l’apposito modello scaricabile dal sito del- le Entrate e trasmettendolo, con la fotocopia di un documento d’identità, o per posta elettronica all’indirizzo opposizioneutilizzospeseuni- versitarie@agenziaentrate.it o via fax al numero 0650762273.È anche l’ultimo giorno per chi vuole opporsi all’utilizzo, sempre ai fini della precompilazione della dichiarazione, dei dati relativi alle spese sostenute nel 2018 per le rette degli asili nido. Il rifiuto va espresso tramite l’apposito modello che, debitamente sottoscritto e unito alla copia di un documento d’identità, deve essere trasmesso all’Agenzia delle entrate o via posta elettronica all’indirizzo opposizioneutilizzospeseasilinido@agenziaentrate.it o via fax al numero 0650762651.
REGISTRO – Scade il termine per registrare i nuovi contratti di locazione di immobili con decorrenza 1° febbraio 2019 e per versare l’imposta di registro sui contratti stipulati o rinnovati tacitamente da quella data, per i quali – nelle ipotesi possibili – non è stata scelta la “cedolare secca”. Il contratto può essere registrato tramite i servizi telematici delle Entrate, presso un ufficio della stessa Agenzia (compilando il modello RLI) oppure incaricando un intermediario abilitato o un delegato. In caso di registrazione via web, le imposte si pagano contestualmente, con addebito su conto corrente; se la registrazione avviene in ufficio, si può richiedere l’addebito sul proprio c/c o si paga con il modello “F24 – Versamenti con elementi identificativi”,
CERTIFICAZIONE UNICA – I sostituti d’imposta devono trasmettere in via telematica all’Agenzia delle entrate le “Certificazioni uniche” relative ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, di lavoro autonomo, alle provvigioni e ai redditi diversi corrisposti nel 2018, che saranno poi consegnate ai percipienti entro il 31 marzo (quest’anno, il 1° aprile); tali informazioni sono utilizzate dal Fisco per predisporre le dichiarazioni precompilate. Le comunicazioni relative ai redditi esenti e a quelli non destinati ad entrare nella precompilata potranno esse- re trasmesse entro il 30 settembre.
PRECOMPILATA: OPPOSIZIONE – Chi non vuole far inserire nella dichiarazione precompilata i dati relativi alle spese sanitarie sostenute nel 2018, acquisiti attraverso il Sistema tessera sanitaria, può esprimere la propria opposizione collegandosi al sito www.siste- mats.it. Una volta acceduto all’area riservata – con la tessera sanitaria Ts-Cns o le credenziali Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle en- trate – è possibile consultare l’elenco delle spese sanitarie e selezionare le singole voci che non si vuole vengano inviate per l’inserimento nella precompilata.